Tutto questo cemento, queste strade percorse da molte macchine e che fanno giungere i turisti nelle nostre valli, le case, gli impianti…
Sicuramente sotto l’aspetto economico tutto ciò è di giovamento perché il turista offre opportunità di impiego, viviamo di turismo. In alta montagna, tramite i collegamenti, in un attimo si giunge nella parte opposta della valle (e addirittura anche nelle valli limitrofe…) e si possono ammirare scorci fantastici. Ma questo comporta, purtroppo, anche l’inquinamento e un gran viavai in stagione, porta ad un soffocamento del nostro territorio, in quanto viene sottratto terreno a prati e a boschi per poter costruire strutture. Dobbiamo comprendere che abbiamo ereditato l’ambiente che ci circonda, che rimane un tesoro da salvaguardare.
Vaia ci ha dimostrato che la natura può ribellarsi con tutti questi cambiamenti climatici.
Dobbiamo prestare attenzione e puntare ad un turismo più sostenibile, prendere decisioni che talvolta sembrano più complicate. Dobbiamo scegliere mezzi più ecologici, le biciclette o le linee pubbliche per gli spostamenti, far conoscere al turista la vita rurale di montagna e soprattutto dobbiamo rispettare il bosco e i frutti che ci offre. In questo modo noi residenti ma anche le nuove generazioni, chi trascorrerà le vacanze in questo paradiso, potremo apprezzare un territorio più sano. Ma dobbiamo attivarci immediatamente.
Elsa Zardini
Presidente della Union di Ladins de Ampez
Engelbert Mauroner
Presidente de la Lia per Natura y Usanzes
Fernando Brunel
Presidente della Union di Ladins de Fascia