Il 21 febbraio viene celebrata in tutto il mondo la Giornata internazionale della Lingua madre, istituita nel 1999 dall’UNESCO per riconoscere e promuovere la diversità linguistica e culturale e il multilinguismo. Questa giornata mira anche a preservare e trasmettere le conoscenze e le culture tradizionali attraverso una società multilingue.
Sono oltre 6.000 le lingue parlate nel mondo, e quasi la metà di esse rischia l’estinzione.
La lingua è un elemento essenziale nella nostra vita: oltre a essere il nostro mezzo di comunicazione, essa rappresenta chi siamo, da dove veniamo e il nostro modo di pensare.
Se una lingua viene dimenticata, si dimenticano anche tradizioni, saperi, storie e testimonianze e si impoverisce la ricchissima diversità linguistica e culturale del nostro pianeta. Se muore una lingua, muore anche il suo popolo.
E se anche il nostro bel ladino andasse perso?
Quest’anno i Servizi linguistici e culturali del Comun General de Fascia vogliono celebrare la Giornata internazionale della Lingua madre con un’iniziativa di sensibilizzazione contraddistinta dallo slogan “Ladin, n lengaz da amèr” (Ladino, una lingua da amare), per sottolineare la bellezza e la ricchezza di questa lingua, tesoro prezioso da accudire e conservare, segno e testimonianza delle profonde radici che legano passato e futuro.
Per diffondere questo messaggio sono stati scelti due testi, un canto e un pezzo di prosa, che suscitano emozioni e stimolano riflessioni.
Di seguito puoi scaricare il materiale dell’iniziativa e ascoltare integralmente il canto “Oh, Ladinia” e la lettura “Cherta de viac”.
Ascolta “Oh, Ladinia” cantata dal coro Ousc Ladine di Soraga:
Scarica qui l pdf di “Oh, Ladinia”:
Guarda Loreta Florian e Monica Cigolla nella loro performance di lettura di “Cherta de viac” di Claus Soraperra e Vigilio Iori:
Scarica qui il pdf del testo “Cherta de viac” (da: sturzflüg, n. 40/41, 1994):
Infine qui sono disponibili per il download i manifesti dell’iniziativa: