La musega de l'Auta Fascia in onore della bandiera ladina
La bandiera è un simbolo di carattere universale
Forse si potrebbe dire “il simbolo dei simboli” in quanto ha il raro potere di creare unione e appartenenza ad uno Stato, un popolo, un gruppo, una associazione. Ogni popolo si riconosce e si identifica nella sua bandiera, nei suoi colori, nei suoi simboli.
La bandiera ladina ha un significato ben maggiore per il nostro popolo, non ci rappresenta solo in quanto comunità che ha la stessa lingua, la stessa cultura, le stesse tradizioni, ma è soprattutto il simbolo di un popolo che è stato diviso, al quale sono stati negati i diritti di autodeterminazione.
Non è una bandiera di Stato ma di una nazione: la Ladinia.
Questa bandiera è nata per esprimere il sentimento di unità del popolo ladino, in un momento storico importante ove si decidevano i nuovi confini a seguito dello smembramento del dissolto Impero autro-ungarico.
Febbraio 1919: i comuni ladini, di concerto con i comuni di tutto il Tirolo, chiedono di poter rimanere tutti insieme in un solo Tirolo con un destino comune all’Austria. Sono i giorni della Conferenza della Pace di Parigi alla quale partecipano la potenze vincitrici della prima guerra mondiale.
Settembre 1919: a Saint Germain viene stipulato il Trattato di pace con l’Austria. La parte meridionale del Tirolo, ivi comprese le valli ladine intorno al Sella, viene annessa al Regno d’Italia.
In quel Trattato non vengono menzionati i ladini, né si parla di autodeterminazione e nemmeno del diritto di unità di questo popolo.
5 maggio 1920: su iniziativa della Union di Ladins presieduta da Leo Demetz, si riuniscono sul Jouf de Frea/Passo Gardena 70 rappresentanti di tutte 5 le valli ladine per protestare in quanto nel Trattato di pace non sono stati considerati i ladini e non è stato loro riconosciuto il diritto dell’autodeterminazione.
In questa occasione nasce la bandiera ladina, simbolo della volontà di unità dei ladini e della loro terra. Una bandiera a tre colori: il verde dei prati e dei boschi, l bianco delle montagne di dolomia ancora ricoperte di neve e il blu del cielo primaverile.
5 maggio 2020: sono passati 100 anni e tutt’oggi il popolo ladino è diviso a livello amministrativo e politico. Esporre la bandiera ladina significa sentirsi parte della nazione ladina e voler mantenere viva la coscienza unitaria dell’essere un solo popolo.
E questo vale ancor più oggi, a 100 anni dalla sua nascita.
Colores de unità
La storia della bandiera ladina
Il 5 maggio del 1920 i ladini del Sella si radunarono al Passo Gardena per manifestare la loro volontà di essere un popolo unico per lingua, storia e cultura, nonostante la suddivisione politico-amministrativa in tre provincie e due regioni.
Intervista a Fernando Brunel, Presidente dell’Union di ladins de Fascia
Radio Studio Record, programma L Codejel del 29.04.2020
La storia della bandiera ladina: aspettative, rivendicazioni, modernità e identità nell’emblema che unisce tutti i ladini.