Nella terza edizione l’Aisciuda ladina prosegue col progetto “ladin e economìa” coinvolgendo artigiani e commercianti fassani: famiglie cooperative, negozi in genere e anche le attività di artigianato: falegnami, idraulici, lattonieri, carpentieri, tappezzieri, barbieri, parrucchieri, scultori, dottori.
Coinvolgere questi settori dell’economia significa riscoprire nuovamente i nomi di vecchi mestieri e di attrezzi in ladino, risvegliando nella gente di Fassa un lessico che forse è stato dimenticato, ma che può venir rivalutato anche per termini moderni e che sarebbe davvero un peccato venisse perso.